(Damiano Leo, l'immagine è tratta dal profilo facebook di Damiano Leo)
Ricevo da Damiano Leo e pubblico il racconto "Sparire". Buona lettura!
"Sparire"
Da qualche anno, in casa Manganiello, si litigava in
continuazione. Negli ultimi tempi, anche per un nonnulla. Giovannina, moglie
del povero Carmelo, mugugnava contro il marito in continuazione. Non le andava
mai bene niente, almeno così andava dicendo in giro suo marito. La vittima
sacrificale. Bastian contrario, secondo sua moglie.
Uno
stillicidio d’insopportabili rimbecchi cucinava a fuoco lento l’uomo, l’eterno
bersaglio, il disgraziatissimo marito di Giovannina.
Quel
grigio pomeriggio di un freddo inverno i due coniugi avevano litigato più
duramente e forse avevano anche alzato le mani, cosa che, in verità, non era
mai successa prima.
Carmelo, quella notte, proprio non riusciva a
dormire. Si voltava e rivoltava tra le lenzuola, sempre con minor successo. La
sua nota pazienza nel sopportare la moglie era giunta ormai a capo linea. Ogni
misura, secondo lui, era colma. Non gli rimaneva che mettere in pratica quello
che da tanto, segretamente, tramava: sparire. Ma non sapeva né come, né,
tantomeno, quando. Ingannò quella notte cercando le risposte, ma fino all’alba,
quando doveva necessariamente levarsi dal letto, proprio non le vennero. Decise
solo che avrebbe affrontato Giovannina e le avrebbe rovesciato addosso il suo
proposito. Sparire.
Carmelo
rovesciò, gettando nello sconforto, prima la povera mogliettina e dopo i suoi
sette figli.
Nulla,
dopo quella maledettissima notte, fu più come prima, in casa Manganiello.
Trepidazione ed ansia dominavano sovrani. Tutto poteva succedere, ma nessuno
sapeva quando. Carmelo, questo, non lo aveva mai detto. Forse non lo sapeva
neanche lui. Aveva deciso solo di sparire. Per Giovannina, sempre più piegata
su se stessa, poteva succedere in qualsiasi momento e in qualsiasi modo. Ogni
uscita di casa del marito diventava un incubo. Un minuto in più, un’eternità.
Persino quando Carmelo doveva rifornirsi di sigarette volevano impedirgli di
uscire. Poteva essere una banale scusa. Un pretesto. Poteva essere il momento
buono per non tornare. Per sparire. Un incubo. Un interminabile incubo.
«Non
fatelo uscire. Vi prego, non fatelo uscire», supplicava i figli Giovannina.
«Ma come
si fa, come si fa?» chiedevano loro e qualche volta aggiungevano: «Se ha deciso
di sparire, avrà deciso anche come e quando. Ma noi non lo sappiamo. Si può
sparire ovunque. Si può sparire sempre.»
Forse fu
quel “sempre” che ridette forza a Giovannina. Capì da sola che Carmelo doveva
sì sparire, ma molto, molto tempo dopo. Infatti se ne andò alla veneranda età
di 104 anni, morendo di morte naturale.
In casa
Manganiello, dopo che i figli avevano pronunciato quel fatidico “sempre”, non è
successo nulla di insolito, a parte il fatto che Carmelo ha vissuto così a
lungo.
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