La vicenda di Don Michele Pastore rappresenta senza ombra di
dubbio un tassello importante della storia recente di Ceglie Messapica. Il
ricordo di Don Michele è ancora vivo nel cuore e nella memoria del popolo
cegliese. Molti, ancora oggi, ricordano le pacche che era solito dare sulle
spalle, la sua tunica sempre “sgualcita”, la sua tenacia e il suo dinamismo.
Per ben tre decenni, dal 1969 al 2001, Don Michele ha guidato, prima come
viceparroco e successivamente come parroco, una delle più grandi parrocchie
della Diocesi di Oria: la comunità di San Rocco. In questi anni Don Michele ha
formato migliaia di giovani, ha benedetto tantissime nuove famiglie che si sono
formate sotto la sua preziosa guida. Ha confortato e lenito con le sue parole e
i suoi consigli la sofferenza degli ammalati e degli anziani della comunità.
Don Michele è stato anche il prete dell’innovazione. Con la
sua creatività e il suo dinamismo culturale portò grandi cambiamenti nella
comunità parrocchiale di San Rocco. Pensiamo ad esempio alla famosa messa bit, e alle numerose attività
culturali come i festival folkloristici e i concorsi di poesia. Memorabili
restano i campeggi e le colonie estive che viveva con i ragazzi della
parrocchia. Don Michele è stato un pioniere, il punto di riferimento di alcune
generazioni, una guida spirituale e un amico sempre disponibile. Ha donato gran
parte della sua vita per la crescita
della sua parrocchia, in particolare per i più giovani.
Mi è sembrato doveroso, quindi, ricostruire, attraverso i
ricordi e le testimonianze di alcuni uomini e donne che hanno collaborato con
Don Michele, arricchiti da foto d’epoca, la vicenda di questo straordinario
sacerdote per condividerla e farla conoscere ai giovani d’oggi.
continua...
sumavincenzo2009@libero.it
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