Il passato è una cosa che una volta persa completamente non si ritrova più. L'uomo con i propri sforzi costruisce parzialmente il suo avvenire, ma non può fabbricarsi un passato. Può solo conservarlo. La perdita del passato equivale alla perdita del soprannaturale (S. Weil) Per condividere i vostri "amarcord" potete inviare i testi e le foto al seguente indirizzo e - mail: amarcordceglie@libero.it
venerdì 28 agosto 2015
martedì 25 agosto 2015
"Totta na vite camenanne": le avventure di Cosimo Urso (Video)
"Totta na vite camenanne" (Cortometraggio) con Cosimo Urso, scritto e diretto da Gianfranco Antico e Vincenzo Suma
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venerdì 21 agosto 2015
Ceglie Messapica: le "Grandi manifestazioni folkloristiche" degli anni '70 (1° parte)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma) |
L'Amarcord di oggi è dedicato ai festival folkloristici degli anni '70 organizzati dall'indimenticabile don Michele Pastore. I festival si svolgevano nei locali parrocchiali o nel Cinema – Teatro Argentieri. Le serate conclusive diventavano un momento esaltante per i partecipanti al festival e per il numeroso pubblico che si lasciava trasportare dalle note dei fratelli Suma (li bicchjerare)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma) |
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
(Festival Folkloristici di San Rocco, coll. privata famiglia Suma)
lunedì 17 agosto 2015
La cappella "Fedele Grande" (2° parte)
(Cappella Fedele Grande)
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La cappella denominata “Fedele Grande” fu costruita nel XIX secolo. Questa cappella, molto probabilmente, rappresenta un unicum. Infatti, sarebbe, l’unica cappella costituita da due ambienti. All’interno la cappella presenta degli affreschi che necessitano urgenti interventi di restauro, visto lo stato avanzato del degrado.
"Un patrimonio ricco di storia, pieno di storie ricavate dalla quotidianità, di gesti semplici, di fede, di arte povera, quanto si vuole, ma sempre di arte" (E. Turrisi, Soste di pietra, Regione Puglia, Assessorato alla pubblica istruzione, p. 11)
(Cappella Fedele Grande) (Cappella Fedele Grande) |
(Cappella Fedele Grande)
(Cappella Fedele Grande) |
(Cappella Fedele Grande) |
(Cappella Fedele Grande)
(Cappella Fedele Grande)
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(Cappella Fedele Grande) |
(Cappella Fedele Grande) |
martedì 11 agosto 2015
La cappella "Fedele Grande" (1°parte)
(Cappella "Fedele Grande") |
Con l’Amarcord di oggi iniziamo un lavoro di
ricerca che ci porterà a scoprire o riscoprire le cappelle rurali presenti nelle nostre
campagne. Questa ricerca prende spunto da un lavoro curato da Enrico Turrisi “Soste di pietra” e pubblicato nel 2000 (E. Turrisi, Soste di pietra, Regione Puglia,
Assessorato alla pubblica istruzione).
Nell’immaginario
collettivo, le cappelle rurali rappresentano l’espressione della fede e della
pietà popolare. Ma, nello stesso tempo, questi piccoli monumenti, svolgevano
anche altre funzioni: <<rifugio di viandanti e di campagnoli sorpresi da
scrosci temporaleschi o da improvvise precipitazioni torrenziali, riparavano
sotto le elementari volte a botte ricoperte dai doppi spioventi delle chianche
in calcare locale; rifugio anche delle comitive dei gitanti, allora sempre
muovendosi rigorosamente a piedi a causa della mancanza di mezzi propri di
locomozione; rifugio del cacciatore che lì rinfrancava le membra infreddolite
da lunghe ore di appostamenti all’addiaccio; rifugio, come pure, del povero
pastore, che nel riportare all’ovile nella giornaliera transumanza il suo
gregge, si rinfrancava dalla fatica sotto lo sguardo maternamente protettivo
della Vergine e quello furbescamente ammiccante degli innumerevoli santi
protettori, alcuni ancora oggi molto accorsati, altri ormai sconosciuti ai più,
nella propria difficile interpretazione iconografica>> (G. S. Minghetti, “Soste di pietra”, nota introduttiva, p.
15).
La cappella in contrada Fedele Grande
(Cappella "Fedele Grande")
(Cappella "Fedele Grande")
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La cappella denominata
“Fedele Grande” fu costruita nel XIX secolo. Questa cappella, molto
probabilmente, rappresenta un unicum.
Infatti, sarebbe, l’unica cappella costituita da due ambienti. All’interno la
cappella presenta delle pitture che necessitano urgenti interventi di restauro,
visto lo stato avanzato del degrado. Nelle raffigurazioni possiamo riconoscere
alcuni santi importanti della tradizione cristiana: Sant’Antonio di Padova,
Santa Lucia, San Francesco, San Pietro. Sopra il piccolo altare, invece,
troviamo l’immagine raffigurante la “Madonna di Pompei”. Sotto, invece, è
raffigurata “Maria Addolorata”. La cappella è situata sulla strada provinciale
Ceglie Messapica – Fedele Grande.
(cappella Fedele Grande)
(Cappella "Fedele Grande")
(Cappella "Fedele Grande")
(Cappella "Fedele Grande")
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(Cappella "Fedele Grande")
(Cappella "Fedele Grande")
sabato 8 agosto 2015
Aneddoti e personaggi del passato nel cortometraggio "Totta na vite camenanne"
Ieri, venerdì 7 agosto 2015, nel campetto della Parrocchia di San Rocco, è stato presentato il cortometraggio "Totta na vite camenanne". Il cortometraggio, che vede protagonista Cosimo Urso (conosciuto a Ceglie Messapica come lo spazzacamino) è stato realizzato da Gianfranco Antico e Vincenzo Suma, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica e con la collaborazione dell'Associazione "Ceglie nel cuore" . Il cortometraggio è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico presente, suscitando risate e divertimento. "Totta na vite camenanne" richiama alla memoria aneddoti e personaggi del passato. La vicenda raccontata spazia tra "mondo reale" e "mondo onirico". La storia è caratterizzata da personaggi semplici, spontanei e nello stesso tempo curiosi e divertenti. Insomma, anche questa volta, attraverso i personaggi di "Totta na vite camenanne", Cosimo Urso ha saputo interpretare se stesso. Una virtù molto rara di questi tempi.
Totta na vite camenanne
Cosimo Urso
Angelo Suma
Mimmo Urso
Vincenzo Suma
Graziana Vitale
Oronzo Sciavilla
Enza Gioia
Isa Vitale
riprese e montaggio Gianfranco Antico
scritto e diretto da Gianfranco Antico e Vincenzo Suma
Alcuni momenti della serata del 7 agosto
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
(Campetto di San Rocco, presentazione del cortometraggio "Totta na vite camenanne") |
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